LETTERA DI MARCO ZAMBUTO AI CITTADINI E CORTEGGIAMENTO A LUPARELLO

“I cittadini di Agrigento stanno assistendo confusi e delusi in questi giorni ad un deprecabile spettacolo offerto da politici e rappresentanti delle istituzioni che dimostrano ancora una volta, con qualche meritevole eccezione, di pensare esclusivamente ai propri interessi, particolari e politici, e non certo a quelli della città.

In questi cinque anni ho cercato, di fronte ad una situazione insostenibile dal punto di vista economico e finanziario, di fare tutto quanto era possibile per risanare il Comune, riannodare un contatto con la città ed i singoli cittadini, le associazioni, le organizzazioni di categoria.

E tutto ciò chiedendo aiuto al centro, a destra e a sinistra proprio perché sono convinto che questo deve essere il compito di un Sindaco: cercare, coltivare ed alimentare opportunità e sviluppo per il proprio Comune, per i propri cittadini.

E forse la voglia di coinvolgere quanti – per il loro ruolo – erano in grado di fare qualcosa per Agrigento, mi ha certamente portato a compiere, in assoluta buona fede, degli errori di valutazione: errori che però, certamente, non sono proporzionati e commisurabili a quelli compiuti da chi, con ben altre responsabilità, avrebbe potuto e dovuto fare certamente di più!

Ci separano ormai poche settimane dal voto amministrativo e, dopo aver assistito in questi giorni a una vera e propria guerra all’ultimo sangue che vede avvitarsi attorno partiti, partituncoli e civicità di facciata, che offrono un triste panorama politico, voglio fare appello ai miei concittadini, e, in particolare, a tutti coloro che mi hanno dato l’onore, il privilegio e l’onere di rappresentarli.

Mi rivolgo ai cittadini, alle associazioni, alle organizzazioni di volontariato, che quotidianamente si impegnano a coprire i vuoti di uno Stato spesso assente, affinché si possa ricreare lo spirito e l’entusiasmo che cinque anni addietro mi ha consentito – al di sopra dei partiti – di mettere al centro un progetto per la città.

Soprattutto ho notato la voglia di partecipare alla vita amministrativa e politica della nostra città di alcune di queste associazioni che hanno assunto come obiettivo il bene comune guidati da valori quali etica e morale; sarebbe utile per il nostro territorio il coinvolgimento di queste risorse di cui mi impegno a sostenere iniziative ed obiettivi.

In questi anni solo alcune forze politiche hanno compreso che questa era la vera scommessa per salvare Agrigento: chiamare a raccolta quanti amano questa città e ne hanno a cuore il passato, il presente ed il futuro, soprattutto quello dei più giovani.

E mi permetto di rivolgere un accorato appello ad un uomo che cinque anni addietro è stato accanto a me ed ha creduto in questo progetto e che da allora, nelle esperienze politiche che ha portato avanti, sebbene mantenendo lo stesso tratto moderato, ha sempre cercato di mettere Agrigento al centro della sua azione politica: Piero Luparello.

Io mi auguro che il dott. Luparello, messa da parte l’amarezza e superata qualche incomprensione dovuta alla preminente voglia di riscattare ad ogni costo questa città, ritrovi quella voglia, quell’entusiasmo e quello spirito che cinque anni fa ci ha visto protagonisti insieme per il riscatto di Agrigento.”

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