LICATA – Bennici, “Eroe della lotta a Cosa Nostra”

A Licata è stato ricordato, con la scopertura di una lapide commemorativa, l’imprenditore edile Salvatore Bennici, ucciso il 25 giugno del 1994 da due sicari di Cosa nostra che gli hanno sparato davanti al figlio Vincenzo, bloccato con una pistola alla tempia. L’esecuzione fu compiuta nel cantiere edile dell’imprenditore, alla periferia della città, in via Palma, e fu preceduta da telefonate intimidatorie e minacce: prima l’esplosione di un escavatore, poi l’incendio della porta dell’abitazione. Alla manifestazione, promossa dall’associazione per la legalità “A testa alta”, sono intervenuti, tra gli altri, i rappresentanti delle forze dell’ordine, il segretario regionale del sindacato di polizia Coisp, Alessandro Berretta, il vicesindaco del Comune, Cambiano, il vice presidente di ConfIndustria Sicilia, Giuseppe Catanzaro, e i sostituti procuratori di Agrigento, Salvatore Vella e Andrea Maggioni. Uno dei 5 figli di Salvatore Bennici, Agostino, afferma : “Mio padre è morto per il suo lavoro e perché credeva nella giustizia e nell’onestà. È importante ricordarlo soprattutto per i giovani. Questo omicidio non ha segnato solo la mia famiglia ma la società. L’omertà non paga”.

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