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LICATA – Operatore sanitario muore dopo la somministrazione del vaccino. La Procura: “Nessuna correlazione”

Il secondo blocco, in via cautelativa, di un lotto AstraZeneca provoca i primi disagi nelle Marche. A Fabriano (Ancona), questa mattina, per molte persone prenotate non è stata possibile la prima somministrazione del vaccino a causa della sospensione del lotto AstraZeneca ABV5811, dopo la morte di una persona che aveva assunto la prima dose di quel lotto. ANSA/DANIELE CAROTTI

Ancora un caso sospetto di gravi, se non letali, effetti collaterali del vaccino anticovid. Un operatore sanitario di 52 anni di Licata, in servizio in una casa di riposo a Palma di Montechiaro, è morto alcuni giorni dopo la somministrazione del vaccino Pfizer, ricevuto nel febbraio scorso anche dai suoi colleghi. Il licatese ha avvertito un malore all’interno della sua abitazione, è stato trasportato all’ospedale “San Giacomo d’Altopasso” di Licata e poi trasferito, in elisoccorso, al Policlinico di Palermo dove è morto per emorragia cerebrale. I familiari intendono che sia accertata la causa del decesso e hanno presentato denuncia. La Procura di Agrigento ha avviato un’inchiesta così come già altre Procure siciliane su altrettanti casi dello stesso genere. La stessa Procura agrigentina ha ufficialmente precisato: “Al di là della circostanza che sia morto per verosimile emorragia cerebrale e che nel mese di febbraio fosse stato sottoposto al vaccino Pfizer in quanto operatore sanitario, non vi sono allo stato elementi per affermare che la morte sia correlata a reazioni al vaccino”.

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