LICATA – Passa la mozione di sfiducia: Angelo Cambiano non è più Sindaco

“Credo che abbiano i numeri per sfiduciare”. Alle otto di sera di quello che è stato il suo ultimo giorno da sindaco, nell’aula del consiglio comunale di Licata, Angelo Cambiano, il sindaco “demolitore”, come lo hanno ribattezzato per la sua fermezza nel far abbattere case e ville dei suoi concittadini che sentenze ormai definitive hanno giudicato abusive, aveva già capito come sarebbe finita. Tre ore e mezzo dopo, il Consiglio comunale di Licata lo ha sfiduciato con 21 voti, uno in più  dei 20 che servivano. Oltre ai 16 che hanno firmato il documento, la presidente del Consiglio, Carmelinda Callea, i tre consiglieri di «Area Rinnovamento», Giuseppe Federico, Debora Cammilleri e Gianni Morello, ha votato a favore anche Angelo Iacona della lista «Riprendiamo il cammino». Hanno cercato di respingere il tentativo di mandare a casa Cambiano, eletto nel 2015 dopo il ballottaggio, i 6 fedelissimi, i tre consiglieri di «Licata futura», Chiara Ferraro, Giuseppe Scozzari e Baldo Augusto, i tre del «Patto per Licata», Elio D’Orsi, Tiziana Zirafi e Francesco Carità. A questi si sono aggiunti i consiglieri del Partito democratico: Vincenzo Sica e Tiziana Sciria. Al momento della votazione è risultato assente il consigliere Giuseppe Territo. Cambiano ha pagato cosi la sua lotta alle case abusive che da decenni occupano la fascia entro i 150 metri del litorale di Licata. “Mi accusano di non aver fatto arrivare al Comune risorse e finanziamenti, ma non è vero perché ho portato oltre 52 milioni di euro. Il vero motivo lo sanno tutti, qual è non hanno il coraggio di dirlo. Io me ne torno al mio mestiere di insegnante di matematica, ma la politica qui dovrà assumersi le sue responsabilità: quella di dire alla gente che un sindaco che fa niente di più che il suo dovere viene cacciato meno di due anni dopo l’inizio del suo mandato”.
Cambiano che vive sotto scorta, ha già fatto sapere che impugnerà l’atto perché “le motivazioni riportate nella mozione sono solo bugie”. Nei giorni scorsi anche Ficarra&Picone erano intervenuti a favore del sindaco, con un tweet, in cui lo hanno paragonato al sindaco protagonista del loro ultimo film, ‘L’Ora Legale’. “Il film ‘L’ora legale’ sembra rappresentare correttamente l’ attuale società, questo con sincero dispiacere…”. E’ soltanto uno dei post pubblicati sulla pagina di Facebook di Angelo Cambiano. A paragonare su Facebook la vicenda di Cambiano all’ultimo film di Ficarra&Picone è Marco Bartolomeo. Sui social, dalla notte scorsa, sono tanti i post di cittadini dispiaciuti per la sfiducia.

 

 

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