LICATA – Processo “Carte false”, chiesti 137 anni di carcere

Il pubblico ministero Lucio Setola in occasione della requisitoria del processo scaturito dall’operazione “Carte false” che si sta celebrando con il rito abbreviato, ha chiesto complessivamente 137 anni di carcere per 17 imputati. Per gli altri 3 invece ha avanzato richiesta di assoluzione. La condanna più pesante, 24 anni di reclusione, il pubblico ministero l’ha chiesta per il ventottenne licatese Gaspare Trigona; 14 anni di carcere la richiesta per Antonio Giarrana, Mario Barone, Giovanni Lucio Grasso e Fabio Sparacino, 5 anni di reclusione per Salvatore Carlo Sammartino, Santo Bonanzinga e Giuseppe Pace, 5 anni e 4 mesi per Giuseppe Daniele Nocita, Ivan Sapienza e Concetto Stagnitto, 8 anni per Andrea Daminelli, due anni per Carlo Lazzaro, 6 anni per Giuseppe Rapisarda, 4 anni per Carmelo Prato e 3 anni ciascuno per i fratelli Salvatore e Carmelo Antonio Morello. Chiesta l’assoluzione per Enza Pace, Claudio Salvatore Sciuto e Claudio Turrisi. Il blitz “Carte false”era stata condotta dai carabinieri della Compagnia di Licata con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Catania. Complessivamente sessanta le persone coinvolte, finite nell’inchiesta al termine di due anni di indagini. Secondo l’accusa che ha riscontrato l’associazione tra molti degli imputati, avrebbero spacciato cocaina e hashish tra Catania e Licata.

Condividi
         
 
   

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *