LICATA – Processo “porto turistico”: tutti assolti e una condanna

Si chiude con sei assoluzioni e una condanna (lieve) per occupazione abusiva di suolo pubblico l’inchiesta della Procura di Agrigento che ipotizzava brogli sul Porto “Marina Cala del Sole” di Licata. Il gup del Tribunale di Agrigento Giuseppe Miceli ha letto il dispositivo poco dopo le 16 assolvendo sei imputati (tra cui tre dirigenti del comune di Licata) e condannando alla pena di tre mesi di arresto l’imprenditore Luigi Francesco Geraci, originario di Sommatino. Quest’ultimo era accusato soprattutto di aver eluso il pagamento di ben 7 milioni di euro di oneri concessori “guidato” dall’ex dirigente del Comune Vincenzo Ortega. Proprio Ortega, che aveva rinunciato alla prescrizione, ha incassato l’assoluzione. Così come gli altri due dirigenti Andrea Occhipinti, 50 anni, a capo del dipartimento finanziario e Giuseppa Maria Pia Amato, 60 anni, responsabile del Suap (erano accusati di abuso d’ufficio). Assolti anche Salvatore Geraci (figlio dell’imprenditore), Paola Vizzini e Bartolo Consagra. Questi ultimi erano accusati  di occupazione abusiva di suolo demaniale. 

Si chiude, dunque, il primo capitolo giudiziario legato all’inchiesta che nel 2014 portò al sequestro della struttura. Inchiesta che, dopo il verdetto del Tribunale di Agrigento, subisce un pesante ridimensionamento. 

Al centro della vicenda la realizzazione del complesso denominato “Porto turistico Marina Cala del sole” con centinaia di posti barca e altri servizi annessi fra i quali spiaggia privata, camere, parcheggi e area ristorazione.

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