LICATA – Sanzioni e sequestri per vendita di prodotti alimentari con provenienza non certificata

I Carabinieri della Stazione di Licata hanno effettuato un servizio di controllo del territorio finalizzato alla repressione del preoccupante fenomeno della vendita abusiva di prodotti ortofrutticoli, svolto per lo più nel centro città di Licata. Numerosi sono stati i controlli ai venditori ambulanti posizionati nelle centralissime, Piazza Progresso, Piazza Linares e Corso Umberto I, nell’ambito di un servizio finalizzato alla verifica delle norme e prescrizioni in materia di commercio di prodotti ittici ed ortofrutticoli, elevando numerose sanzioni amministrative ed effettuando ingenti sequestri di ortofrutta e di pesce.
In particolare, sono stati contavvenzionati ben 3 venditori abusivi di frutta e pesce, elevando complessivamente 6 sanzioni amministrative per un importo di circa 3200 Euro.
In questo contesto sono stati sequestrati circa 400 chili di uva “Italia” e “Cardinale”, nonché 50 chili di arance e limoni, il tutto venduto abusivamente in totale assenza delle autorizzazioni previste per la commercializzazione e vendita di prodotti alimentari, in tutti i casi di dubbia provenienza.
Inoltre sono stati sequestrati ben 20 chili di pesce venduto in delle cassette di polistirolo proprio sul marciapiede, in totale inosservanza di qualsiasi norma igienico – sanitaria circa la tracciabilità e vendita dei prodotti ittici. Il pesce e la frutta sequestrata, alla luce della non tracciabilità della provenienza e della palese non conformità con le norme in vigore in materia igienico – sanitaria, quest’ultima per altro dovuta ad una visibile presenza di pesticidi, che avrebbero avuto un effetto dannoso sulla salute delle persone, verranno necessariamente distrutti a mezzo smaltimento rifiuti.
I controlli continueranno in tutte le aree le altre della città di Licata da parte dei Carabinieri, al fine di esercitare una risolutiva azione di contrasto al commercio abusivo di prodotti alimentari.

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