LICATA – Sommersa dalla spazzatura, la gente scende in piazza

Rifiuti ovunque, cataste di immondizia nei pressi di scuole, negozi, abitazioni, ville e chiese. Ormai a Licata, grosso centro dell’agrigentino con delle spiagge bellissime e un porto turistico meta di migliaia di turisti, commissariata dall’estate scorsa, è allarme igiene.

Da mesi la raccolta dei rifiuti va a singhiozzo, ma soprattutto si sono accumulate oltre 400 tonnellate di rifiuti, come conferma sconsolata all’Adnkronos la commissaria Maria Grazia Brandara. Il risultato? Immense discariche vere e proprie che, in vista dell’arrivo della stagione calda, possono provocare anche malattie.

Adesso i cittadini, stanchi di questa situazione che definiscono “insostenibile” ma soprattutto “insopportabile per un paese civile” hanno deciso di scendere in piazza. Così, il prossimo, 22 marzo, si terrà nella centralissima Piazza Progresso, davanti al Municipio, una protesta, un sit-in, organizzato da cittadini, ma anche Confcommercio, Fipe, Cna Turismo, Associazione Bed and Breakfast, “per gridare forte che Licata è sommersa dalla spazzatura, e noi siamo stanchi”, dicono all’unisono. E, con ogni probabilità, avranno al loro fianco anche la commissaria Brandara che ringrazia i cittadini per “il grande senso di responsabilità dimostrato finora”.

Il grido di allarme che parte dagli operatori turistici e della ristorazione della città, ma che coinvolge indistintamente tutti i cittadini è stato lanciato oggi.

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