Lombardo, chiesto rinvio a giudizio

La Procura della Repubblica di Catania ha già depositato la richiesta di rinvio a giudizio per reato elettorale aggravato dall’avere favorito l’associazione mafiosa nei confronti del presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, e di suo fratello Angelo, deputato nazionale del Mpa. Lo ha reso noto il procuratore capo Giovanni Salvi a conclusione dell’udienza davanti al gip Marina Rizza in cui i due fratelli sono imputati per concorso esterno in associazione mafiosa.

L’udienza è stata caratterizzata dal controesame del maggiore dei carabinieri del Ros Lucio Arcidiacono, che sarà sentito anche il 9 ottobre, data in cui è stato fissato il prossimo incontro in aula. Il governatore in quell’occasione chiederà di accedere al rito alternativo del processo abbreviato condizionato. Il procuratore capo di Catania, Giovanni Salvi, ha preferito non fare anticipazioni: “La nostra valutazione – ha detto ai cronisti – sarà condizionata dalle condizioni che loro vorranno”.

Lombardo si è presentato con un piccolo cerotto sulla sua guancia destra. “Non pensate male, non è stata mia moglie…”, ha detto ai giornalisti. “La verità – ha spiegato il governatore – è che ho un gallo particolarmente aggressivo, che mi ha beccato: ho cercato di colpirlo con un calcio e non ho visto il ramo di un ulivo, ferendomi”.

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