L’On. Fontana sul “decreto del fare”

L’on. Vincenzo Fontana del Pdl esprime delle considerazioni dopo l’approvazione del decreto “del fare” da parte del Governo Letta.

“Dopo tanti sacrifici gli italiani vedranno immediatamente i benefici del decreto approvato ieri in consiglio dei Ministri.

L’ottima intesa che ha raggiunto il Governo sul provvedimento è la migliore risposta agli italiani e mette a tacere un’antipolitica parolaia e inconcludente che tendeva solo a spaccare il paese e portarlo nella terra di nessuno.

Un provvedimento organico che negli ottanta articoli prevede segnali chiari di sviluppo e di efficientazione dello Stato.

Si sono dati segnali di modernizzazione, la burocrazia macchinosa e perditempo sarà multata, finalmente i cittadini avranno la burocrazia zero, in quanto si avrà un unico documento digitale che ingloba (carta d’identità, codice fiscale e tessera sanitaria. Ripartirà l’agenda digitale che sarà sotto l’egida di Palazzo Chigi.

Si dialogherà meglio con la P.A. con il “domicilio elettronico”, ci sono norme di semplificazione per l’edilizia, abolizione di certificati inutili, l’estensione del Durc in sostanza si favorisce e si abbattono i costi tra cittadino e Stato con tempi ridottissimi.

Si dà linfa alle imprese in un periodo di credit crunch, riattivando il fondo di garanzia che consentirà alle imprese di avere maggiore liquidità nei prossimi tre anni.

I cento milioni di euro per gli istituti scolastici con i fondi messi a disposizione dell’Inail daranno lavoro e sicurezza agli edifici.

Il wi.fi libero creerà opportunità di lavoro e scambi di informazioni, di servizi in tutto il territorio nazionale.

La riduzione dei costi delle bollette elettriche circa 550 milioni di euro l’anno, un provvedimento di sollievo sociale soprattutto verso i meno abbienti, tramite i tagli sui bonus del bio diesel e la revisione del meccanismo di conguaglio del Cip 6.

L’agevolazione burocratica per ottenere la cittadinanza italiana, lo smaltimento di cause nel settore civile renderà la giustizia più in linea con gli standard europei.

Il piano di sblocco delle infrastrutture tra le quali l’autostrada Ragusa-Catania e la bretella di collegamento  della ss 640 dalla galleria Santa Elia, all’allaccio della A19, si porterà a compimento la più grande opera infrastrutturale della Provincia di Agrigento che è stato il momento più alto della mia azione politica di concerto con il governo regionale e nazionale dell’epoca che renderà Agrigento e Caltanissetta due province geograficamente vicinissime.

Il rapporto meno vessatorio con Equitalia e l’impignorabilità della prima casa porranno condizioni più eque tra Stato e cittadino.

Sono certo che anche in materia di lavoro la prossima settimana il Governo vari un pacchetto di provvedimenti che favoriscano nuova occupazione con una forte diminuzione degli oneri riflessi da parte delle imprese.

Ritengo che questo processo di sviluppo debba continuare snellendo ancora di più la macchina burocratica statale con le appendici e di continuare a sbloccare fondi per il Mezzogiorno per riallinearlo agli standard del resto d’Italia, aspettiamo che a fine mese con il Consiglio Europeo dell’Ue, dopo che l’Italia è uscita dal procedimento di infrazione ci possa essere l’okay della trojka europea per sbloccare i fondi del Pac che vedono la Sicilia coinvolta in azioni serie di sviluppo e che abbiano ricaduta sul territorio isolano.

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