MAFIA- Processo “Icaro” in Appello: 13 condanne e un’assoluzione [VD TG]

Si chiude anche il secondo grado di giustizia nell’ambito del processo scaturito dalla maxi operazione antimafia denominata “Icaro”  – eseguita nel 2015 dalla Squadra Mobile di Agrigento – che ha disarticolato le cosche mafiose di Porto Empedocle, Agrigento, Santa Margherita Belice.

Per undici imputati è stata confermata la condanna di primo grado e, in particolare: 14 anni a Pietro Campo, esponente di primissimo livello della mafia agrigentina e vice soltanto a Leo Sutera; Antonino Iacono, ritenuto dagli inquirenti il capo della famiglia di Agrigento, condannato come in primo grado a 14 anni e 8 mesi (in continuazione); 14 anni e 8 mesi anche per Francesco Messina, cugino di Gerlandino Messina, a capo della famiglia mafiosa di Porto Empedocle; Francesco Capizzi, alias “il milanese”, condannato a 10 anni; Francesco “Paolo” Tarantino, 30 anni di Porto Empedocle, condannato a 10 anni; Mauro Capizzi, 50 anni di Ribera, condannato a 10 anni e 8 mesi; Santo Interrante, 34 anni di Santa Margherita Belice, condannato a 10 anni; Giacomo La Sala, 48 anni di Santa Margherita Belice, condannato  a 10 anni; Rocco D’Aloisio, 46 anni di Sambuca, condannato a 10 anni; Emanuele Riggio, 45 anni di Monreale, condannato a 3 anni e 4 mesi.

Pena ridotta, invece, per Diego Grassadonia, 55 anni di Cianciana: inflitti 9 anni di reclusione (in primo grado erano stati 10) con l’aggravante di essere promotore dell’organizzazione. Ribaltato il verdetto di primo grado per Giuseppe Lo Pilato, 47 anni di Giardina Gallotti, assolto in precedenza e adesso condannato a 9 anni di reclusione per associazione mafiosa.

Confermata l’assoluzione per Leonardo Marrella, 41 anni di Montallegro, difeso dall’avvocato Teo Caldarone, nei confronti del quale l’accusa aveva chiesto la condanna a 8 anni.

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