MAFIA – I periti confermano:” Aiello non può stare in carcere”

Era uscito dal carcere per il favismo e perché nel menu della casa circondariale di Sulmona gli servivano solo alimenti  a base di fave e piselli , legumi per lui potenzialmente letali. Ma ora la perizia ordinata dal Tribunale di sorveglianza di Palermo conferma che Michele Aiello, condannato a 15 anni e 6 mesi nel processo “Talpe” non è in “condizioni di salute compatibili con lo stato di detenzione carceraria”. Rimane da vedere se possa essere ricoverato in un centro clinico annesso a un penitenziario, che potrebbe essere , secondo i periti, quello del carcere di Pisa. Ma i problemi sono tali e tanti che, a quasi un anno dalla concessione della detenzione domiciliare all’ex manager della sanità privata, che innescò tante polemiche , Aiello sembra destinato a rimanere dov’è, nella sua casa di Bagheria.

 

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