Il Tribunale di Marsala ha assolto “perché il fatto non sussiste” Gaspare Como, 46 anni, commerciante di Castelvetrano, cognato del boss mafioso latitante Matteo Messina Denaro, imputato di intestazione fittizia di beni. Gaspare Como, per il quale il pubblico ministero Giulia D’Alessandro ha invocato la condanna a 4 anni di carcere, è stato accusato di avere intestato a prestanome (per i quali si procede in altro procedimento) due negozi di abbigliamento: uno a Castelvetrano, l’altro a Marsala. Nell’ambito dell’inchiesta, Gaspare Como è stato arrestato ai domiciliari nel luglio 2015. Contestualmente, furono, inoltre, sequestrati i due negozi di abbigliamento e un’abitazione nella frazione balneare di Triscina, che la Procura ha ritenuto intestata fittiziamente ad altri. Gaspare Como, sposato con Bice Maria Messina Denaro, una delle sorelle del boss, è già pregiudicato per associazione a delinquere ed estorsione. E ha già subito una condanna per intestazione fittizia di beni dal Tribunale di Marsala.
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