MAFIA – Chiesti 20 anni di carcere per il boss Leo Sutera “U prufissuri”

Il pm della Dda di Palermo, Alessia Sinatra, ha avanzato la richiesta di condanna a venti anni di reclusione nei confronti del boss Leo Sutera, 69 anni di Sambuca di Sicilia alias “U prufissuri”.

Sutera, considerato a capo dell’intera Cosa nostra agrigentina, ritenuto fedelissimo del super-latitante Matteo Messina Denaro, era stato fermato dalla Squadra mobile di Agrigento, guidata da Giovanni Minardi, lo scorso 29 ottobre al termine di una lunga attività di indagine. 

Il provvedimento di fermo, emesso dal sostituto procuratore della Dda Claudio Camilleri, si rese necessario per la possibilità di fuga dello stesso Sutera che, registrato da una microspia, avrebbe paventato al suo autista la possibilità di spostarsi verso l’est dell’Europa. 

Condanne che l’accusa ha chiesto anche nei confronti dei tre più stretti collaboratori di Leo Sutera, arrestati sempre dalla Squadra mobile di Agrigento qualche settimana dopo il fermo del boss: si tratta della fioraia di Sambuca di Sicilia Maria Salvato, 45 anni, l’autista di Sutera, Vito Vaccaro, 57 anni, e l’imprenditore Giuseppe Tabone. Per loro il pm ha chiesto una condanna a tre anni e sei mesi ciascuno. 
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