MAFIA – Il pentito Quaranta:”Le scarpe Hogan blu e Messina Denaro”
Nicolò Giangreco
Un paio di scarpe Hogan per riconoscersi. Il pentito Giuseppe Quaranta racconta tutti i dettagli e i retroscena degli incontri anche in trasferta, degli uomini delle famiglie mafiose. L’ex capo mafia di Favara “posato” già quattro anni prima dell’arresto, rivela che, in un incontro alcuni esponenti mafiosi di Reggio Calabria con cui dovevano discutere di un traffico di droga per finanziare le cosche, fu deciso di scegliere come segnale di riconoscimento un paio di scarpe Hogan. Solo che Quaranta si dimenticò di acquistarle. Ai pubblici Ministeri, Quaranta dichiara che Cosa Nostra e ‘Ndrangheta non raggiungono l’in tesa sulle modalità di pagamento e l’affare salta. I pubblici ministeri , fin dai primi verbali, quelli in cui di norma si dice sinteticamente tutto e poi ci si riserva di approfondire, provano a chiedergli notizie su quello che è ritenuto il personaggio di spicco della mafia siciliana Matteo Messina Denaro. Quaranta sul punto nopn ha dubbi: nessuno, neppure Francesco Fragapane, può avere contatti con lui. Il Capo è lui ma è inavvicinabile. Il collaboratore dice anche di non avere notizie di altri latitanti.
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