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MAFIA – La rete di donne di Matteo Messina Denaro

Finti incontri, cenette a lume di candele, pizzini ma anche vere e proprie lettere, tante lettere. D’amore e d’amicizia. Dalle indagini sulla latitanza di Matteo Messina Denaro stanno venendo fuori i tanti rapporti che l’ex primula rossa aveva con le donne, da quelle della clinica dove in cura per la chemio (diverse le chat finite nell’inchiesta) fino a quelle del luogo dove il “padrino” si nascondeva, Campobello di Mazara.

Per esempio era una amicizia vera e propria (e forse anche di più), come sottolinea anche il gip Alfredo Montalto nella misura cautelare dei coniugi arrestati oggi dai Carabinieri del Ros, quella tra Matteo Messina Denaro e, Laura Bonafede, figlia di Leonardo, storico capo della famiglia mafiosa di Campobello di Mazara nonché cugina di Andrea e di Emanuele Bonafede. La donna nelle lettere usava il nome “cugino” e parlava di se al maschile. Per non essere scoperta.

Dal termine «affetta formaggi» usato da Messina Denaro in una conversazione con Laura Bonafede insospettisce i militari che si ricordano che nel covo di Campobello di Messina Denaro c’era uno scontrino della Coop del 14 gennaio. A quel punto acquisiscono le immagini interne del negozio e vedono Messina Denaro davanti al banco dei salumi parlare con Laura Bonafede. E’ la svolta nell’identificazione di «cugino» che fa rivalutare tutta la corrispondenza scoperta.

La donna sembra essere gelosa nei confronti di Lorena Lanceri, arrestata , con cui il capomafia avrebbe avuto una relazione sentimentale.Ma Lorena Lanceri, arrestata insieme al marito Emanuele Bonafede, sebbene pare avesse avuto una relazione con l’ex superlatitante (da qui la gelosia di Laura Bonafede), in realtà oggi aveva il ruolo di snodo nella comunicazione tra il boss e Laura Bonafede.

“Un ruolo – sottolinea l’ordinanza – riservato alle persone che godono della massima fiducia del capomafia latitante”. La donna firmava le missive con il nome di “Diletta”.

Il boss mafioso andava giornalmente a casa della coppia arrestata all’alba di oggi con l’accusa di favoreggiamento. E’ quanto si evince della telecamere di sorveglianza della zona che confermano i sospetti degli inquirenti. Andava nell’abitazione della coppia a Campobello di Mazara, dove “consumava abitualmente i pasti principali ed alla quale poteva accedere ed allontanarsi sottraendosi ai servizi di osservazione della polizia giudiziaria anche grazie alla vigilanza preventiva che costoro effettuavano sulla pubblica via per verificare l’eventuale presenza delle forze dell’ordine o di altre persone”, si legge nella misura cautelare del gip.

Era comunque una donna innamorata, Lorena Lanceri. E il boss avrebbe parlato di “Diletta”, che per gli inquirenti è Lorena Lanceri, anche a una paziente della clinica Maddalena in cui l’uomo è stato arrestato lo scorso 16 gennaio. Spunta anche il nome di Martina Gentile, la nipote del boss Leonardo Bonafede, in un pizzino citata da Matteo Messina Denaro come esempio di educazione e virtù, in contrapposizione alla figlia naturale Lorenza.

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