MAFIA – Oggi anniversario omicidi Antonino e Stefano Saetta

Il 25 settembre 1988, la mafia uccideva lungo il viadotto Grottarossa della strada statale 640 Agrigento-Caltanissetta il giudice Antonino Saetta, presidente della I sezione della Corte d’Assise d’Appello di Palermo, e il figlio Stefano. L’agguato scattò poco prima della mezzanotte. L’omicidio, come è stato accertato dagli inquirenti, sarebbe stato deciso dalla cupola mafiosa presieduta da Totò Riina per punire il magistrato che aveva pesantemente condannato killer e mandanti di efferati omicidi e che era candidato a presiedere la corte d’appello del primo maxiprocesso alle cosche mafiose del palermitano. L’assassinio di Antonino e Stefano Saetta fu portato a termine con efferata violenza e senza risparmiare proiettili. Sul luogo dell’agguato furono contati oltre un centinaio di bossoli, anche di una mitraglietta da guerra. Per l’omicidio Saetta sono stati condannati all’ergastolo con sentenza definitiva il boss Francesco Madonia, palermitano, e Pietro Ribisi, di Palma di Montechiaro.

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