MAFIA – Processo “Agorà”: chiesti 9 anni per Vincenzo Leone
Nicolò Giangreco
Nove anni di reclusione per l’imprenditore Vincenzo Leone, 44 anni, di Canicattì, sono stati chiesti dal Procuratore generale di Palermo nel processo stralcio in cui è imputato per mafia. Il processo scaturisce dall’inchiesta “Agorà” sul centro commerciale di Castrofilippo. Secondo le accuse Leone sarebbe stato l’anello di congiunzione nel rafforzamento economico della consorteria mafiosa di Canicattì e dell’Agrigentino. L’imprenditore agricolo molto attivo anche nel settore edilizio in primo e secondo grado era stato condannato a 9 anni per associazione mafiosa venendo assolto da quella di aver fatto da prestanome allo zio Angelo Di Bella che già condannato per mafia non poteva figurare in queste ed in altre attività imprenditoriali. La Casazione ha rinviato il processo ad altra Corte.
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