MAFIA – Processo “Dna”: due condanne e due assoluzioni

Due condanne e due assoluzioni al processo di secondo grado scaturito dall’operazione antimafia denominata “Dna”, celebrato davanti ai giudici della Corte di Appello di Palermo. Confermata la condanna a 7 anni di reclusione rimediata in primo grado da Salvatore Romeo, 52 anni, di Porto Empedocle; inflitti 4 anni e 6 mesi a Domenico Seddio, 38 anni, di Porto Empedocle, che diventano 11 anni e 10 mesi in continuazione con la sentenza “Akragas”. Confermata l’assoluzione per Francesco Luparello, 37 anni, di Realmonte. Assolto anche Filippo Focoso, 41 anni, di Realmonte. Per il realmontino il Pg aveva avanzato richiesta di conferma della condanna in primo grado a 7 anni e 4 mesi di carcere, inflittagli al termine del processo celebrato con il rito abbreviato dal gup del Tribunale di Palermo, Sergio Ziino. Il collegio dei difensori è composto dagli avvocati Antonino Gaziano, Totò Pennica, Silvio Miceli e Maria Vita Mazza. I quattro imputati secondo l’accusa avrebbero fatto parte di Cosa Nostra agrigentina, imponendo il racket ad alcuni imprenditori di Porto Empedocle e Realmonte: sette di loro considerati i testimoni chiave del processo “Dna” però sono finiti sotto inchiesta per favoreggiamento, e nei giorni scorsi la Procura distrettuale antimafia di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio.

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