MAFIA – Processo “Scacco Matto”: Cassazione annulla condanna di Capizzi [video]

La Cassazione ha annullato senza rinvio la sentenza di condanna per Paolo Capizzi, 45 anni, di Ribera, e ne ha disposto l’immediata scarcerazione. L’imputato era accusato di estorsione nell’ambito della realizzazione della conduttura Favara di Burgio e in appello aveva subito una condanna a 6 anni di reclusione. La Suprema Corte, inoltre, ha annullato con rinvio ad altra sezione della Corte d’Appello le condanne inflitte a Raffaele Sala, di Burgio, (9 anni e 8 mesi in appello), Paolo Capizzi, Ribera classe 1940, (10 anni), Francesco Capizzi, Ribera (12 anni), Accursio Dimino, di Sciacca (9 anni e 4 mesi in appello), Gino Guzzo, di Montevago (18 anni). Per il resto la Cassazione ha confermato le sentenze di condanna per Salvatore Imbornone di Lucca Sicula, a 10 anni e 8 mesi di carcere; Giuseppe Capizzi, di Ribera classe 1966, 6 anni di reclusione; Calogero Rizzuto, di Sambuca di Sicilia, 4 anni e 8 mesi; Antonino Gulotta, di Montevago, a 10 anni di reclusione; Giuseppe Capizzi, di Ribera, classe 1968, a 8 anni e 8 mesi; Michele Barreca, di Menfi, 6 mesi di reclusione. Confermate le assoluzioni per Antonino Montalbano, di Ribera, Michele Giambrone, di Villafranca Sicula, Giuseppe Orlando, di Ribera, Pietro Antonio Derelitto, di Burgio, Giacomo Corso, Giuseppe Barreca e Leonardo Tavormina, tutti e tre di Menfi. L’operazione antimafia denominata “Scacco Matto” culminò, nel luglio del 2008, in una retata che coinvolse 40 persone, ritenute dalla Dda elementi di spicco delle famiglie mafiose di Sciacca, Ribera, Montevago, Santa Margherita Belice, Menfi, Sambuca di Sicilia, Burgio e Lucca Sicula.

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