MAFIA – Processo Maginot, il difensore di Falsone punta sul “no bis in idem”

E’ iniziato il processo “Maginot”, scaturito dall’omonima operazione antimafia che nel luglio 2011 ha portato all’arresto di diversi soggetti ritenuti vicini al boss campobellese Giuseppe Falsone. In apertura d’udienza davanti ai giudici della VI Sezione della Corte d’Appello di Palermo, (presidente Biagio Insacco), l’avvocato Giovanni Castronovo, difensore di fiducia di Falsone, su richiesta dello stesso, ha ricusato il Giudice Insacco poiché costui il 10/05/2011 ha già giudicato e condannato Giuseppe Falsone come capo di Cosa Nostra in un procedimento in cui gli elementi d’accusa risultano essere identici a quelli che sono stati offerti dall’Ufficio di Procura nell’ambito del presente procedimento. In ogni caso il processo è proseguito (posto che la ricusazione non sospende il procedimento, ma impedisce soltanto l’emissione della sentenza) con la relazione del consigliere Vittorio Anania che ha illustrato i contenuti della sentenza di primo grado e degli atti di impugnazione dei difensori. In attesa dell’esito dell’istanza di ricusazione il processo proseguirà il 16 maggio con la requisitoria del Procuratore Generale, Daniela Giglio.

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