Non deporrà al processo per la strage di via d’Amelio, in corso davanti alla corte d’assise di Caltanissetta, il boss Totò Riina, citato come teste. Lo ha comunicato il suo legale, l’avvocato Cianferoni, sostenendo che il capomafia, recentemente ricoverato in ospedale e poi dimesso, soffre di gravi problemi neurologici tanto che non riesce nemmeno più a scrivere.
Il difensore di Riina ha comunque precisato che il suo cliente ha intenzione di avvalersi della facoltà di non rispondere in quanto imputato di reato connesso. Dopo le comunicazioni dell’avvocato i pm Gabriele Paci e Stefano Luciani hanno rinunciato all’esame di Riina.
Nel processo per l’attentato del 19 luglio ’92, costato la vita a Paolo Borsellino e a cinque agenti di scorta, sono imputati per strage Salvo Madonia e Vittorio Tutino, mentre rispondono di calunnia Vincenzo Scarantino, Francesco Andriotta e Calogero Pulci.
Utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Lo facciamo per migliorare l'esperienza di navigazione e per mostrare annunci personalizzati. Il consenso a queste tecnologie ci consentirà di elaborare dati quali il comportamento di navigazione o gli ID univoci su questo sito. Il mancato consenso o la revoca del consenso possono influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.