Massacra il fratello a fucilate

Non ci ha pensato su due volte. Nulla lo ha fatto desistere. Le urla della madre, le mani tese del padre verso di lui per implorarlo di calmarsi, per cercare di disarmarlo, di non premere il grilletto, di abbassare la canna del fucile. Quel dannato fucile che Alessandro Crisafulli ha utilizzato per spazzare via per sempre la vita di suo fratello. E la propria. E quella di tutti i suoi familiari, investiti da una tragedia assurda, incomprensibile. 

Alessandro, 28 anni, ha ucciso il fratello maggiore Roberto, 32 anni. Intorno alle 5 mattino, all’interno della loro abitazione, a Barcellona Pozzo di Gotto, è accaduto qualcosa che i carabinieri stanno cercando di accertare. Sembra che Roberto volesse difendere i genitori vittime di una aggressione verbale e fisica del fratello. L’assassino sarebbe tornato tardissimo a casa, forse sotto l’effetto di alcool, e si sarebbe scagliato contro i genitori che lo rimproveravano.

E’ certo che si è trattato dell’esito assurdo di una lite. L’ennesima lite fra due fratelli, che, secondo alcune indiscrezioni, avevano di frequente dei contrasti.

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