Matteo Messina Denaro e il selfuie con l’infermiere della clinica

Matteo Messina Denaro in posa per una foto come un paziente qualsiasi.

Con tanto di sorriso, occhiali da sole e ovviamente immancabile abbraccio. Accanto a lui un infermiere della clinica “La Maddalena” di Palermo. E’ uno dei tanti tasselli sui quali gli investigatori sono al lavoro per tracciare la rete di conoscenze e connivenze che ha tenuto nascosto il boss per tutti questi anni. Perché il punto è proprio questo: come se nulla fosse Matteo Messina Denaro, capomafia di Trapani, erede di Totò Riina e Bernardo Provenzano, nonché latitante da 30 anni, ha concesso una foto a uno sconosciuto, un operatore sanitario. Una cosa a dir poco singolare.

Dunque, per questo scatto (pubblicato dal quotidiano La Verità) si affastellano diverse ipotesi. La prima, la più semplice: Messina Denaro era così sicuro di essere intoccabile da concedersi uno scatto con uno sconosciuto. La seconda: la persona nella foto non era un infermiere, ma un uomo delle forze dell’ordine a caccia di un’immagine recente del boss da comparare con calma ai vari identikit per assicurarsi dell’identità.

Di certo, se davvero lo scatto è quello che sembra (e cioè una fotografia tra infermiere e paziente/boss) bisognerà capire se l’operatore sanitario fosse a conoscenza della vera identità del “paziente” Andrea Bonafede. Un bel lavoro per gli inquirenti. 

Non si ricordano foto o selfie con boss di mafia della vecchia guardia. E Messina Denaro era l’ultimo dei Corleonesi: difficile pensare che sia “scivolato” su una tale banalità. 

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