MESSINA – Turbativa d’asta, reato prescritto per due agrigentini
I giudici della Corte d’Appello di Messina hanno disposto il non luogo a procedere per estinzione del reato dovuta a intervenuta prescrizione nei confronti degli imprenditori Vincenzo Licata, di Grotte, e Domenico Mortellaro, di Santo Stefano di Quisquina. I due erano originariamente accusati di estorsione ma i giudici, accogliendo le richiesta avanzate dal Pg, hanno riqualificato il reato in turbativa d’asta per poi dichiararne l’estinzione per prescrizione. In primo grado i due imputati agrigentini erano stati condannati entrambi a 6 anni e 8 mesi di reclusione. Il processo scaturiva dall’operazione “Sistema” su presunte estorsioni perpetrate nella zona tirrenica messinese raccontate dall’imprenditore Maurizio Marchetta.
Condividi