Migranti superstiti commossi in marcia a Lampedusa

 La marcia a Lampedusa in ricordo delle vittime ai naufragi del 3 e 11 ottobre 2013 è arrivata a Porta di Ponte, luogo simbolo delle commemorazioni.

Nelle acque antistanti ci sono le motovedette di carabinieri e guardia di finanza I sopravvissuti piangono.

Commosso anche il sindaco Filippo Mannino. E’ silenzio assoluto dinanzi al monumento realizzato da Mimmo Paladino dove tanti studenti hanno fra le braccia grandi mazzi di fiori.

Il presidente della Camera, Roberto Fico, è arrivato in piazza Castello a Lampedusa dove ad accoglierlo c’era il sindaco delle Pelagie, Filippo Mannino, e il presidente del comitato 3 ottobre, Tareke Bhraime.

Lungo il breve percorso verso il palco, dove gli studenti hanno eseguito l’inno di Mameli e l’inno della gioia, Fico si è soffermato, stringendo le mani, ai superstiti dei naufragi del 3 e 11 ottobre 2013.

Tareke Bhraime ha rapidamente raccontato della ragazza che era già nel sacco nero e veniva ritenuta morta, ma in realtà era viva e oggi è a Lampedusa. E’ tornata, dopo 9 anni, dalla Svezia dove vive e dove si è sposata e mamma di tre figli. Presentato anche il siriano che ha perso due figli ed è stata inevitabile la commozione.

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