Migranti: tratta esseri umani e prostituzione, 4 fermi
I finanzieri del Gico del Nucleo di polizia economico-finanziaria di
Palermo, hanno proceduto al fermo di 4 persone, tra cui una donna
nigeriana e un cittadino italiano, accusate di appartenere ad
un’associazione per delinquere transnazionale dedita al favoreggiamento
dell’immigrazione clandestina, alla tratta di esseri umani e allo
sfruttamento della prostituzione. L’operazione si è svolta fra Palermo,
Napoli, Dervio (Lecco), Bergamo, concludendosi con l’individuazione e la
cattura del capo dell’organizzazione – già rifugiato politico – presso
l’aeroporto di Orio al Serio (Bergamo). L’indagine delle fiamme gialle,
coordinate dalla Dda palermitana, ha consentito di smantellare
l’organizzazione che operava tra la Nigeria, la Libia e l’Italia,
costringendo giovani donne nigeriane – a fronte della promessa di
opportunità lavorative nel nostro Paese – ad assumersi un debito di 30
mila euro, quale pagamento del viaggio verso l’Italia e per l’avviamento
al lavoro. Le ragazze – di fatto avviate alla prostituzione – si
trovavano in un evidente stato di vulnerabilità psicologica, determinato
dalla celebrazione di macabri riti “Voodoo” a garanzia del debito
contratto.
Le donne venivano, poi, trasferite in Libia, dove
erano costrette a permanere presso strutture di detenzione prima di
essere imbarcate alla volta dell’Italia. Dai centri di prima accoglienza
in Sicilia, venivano successivamente avviate alla prostituzione, con
l’obbligo di riscattare progressivamente la somma concordata per
riottenere la libertà ed evitare conseguenze per loro e i propri
familiari in Nigeria. (ANSA).