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MILAZZO – Incendio raffineria:bollettino Comune con rassicurazioni [VIDEO]

Attraverso il sito istituzionale, il Comune di Milazzo sta tenendo informati i cittadini. Ecco l’ultimo bollettino.

Rassicurazioni del Comune
Alle ore 3,00 pervengono ulteriori notizie dalla Prefettura. Si ha la conferma che la situazione è sotto controllo, che non ricorrono i presupposti per l’evacuazione della popolazione. I tempi di spegnimento dell’incendio non saranno brevissimi vista la notevole presenza di combustibile nel serbatoio.
La Raffineria conferma che non si registrano feriti.

Intanto la procura di Barcellona Pozzo di Gotto ha aperto un fascicolo contro ignoti e ha disposto il sequestro dell’area. I carabinieri di Milazzo cominceranno le indagini appena le fiamme saranno spente e l’area accessibile

Sul posto stanno operando decine di squadre dei vigili del fuoco provenienti da Milazzo e Messina, oltre a quelle del servizio di sicurezza della Raffineria. Secondo la centrale operativa la situazione in questo momento è “sotto controllo” e non è stato predisposto alcun piano di evacuazione della zona, anche se centinaia di famiglie che risiedono nella zona hanno preferito allontanarsi in auto per paura intasando le strade del comprensorio. Il comandante dei vigili del fuoco di Messina, Salvatore Rizzo, ha detto che la causa del rogo sarebbe il cedimento del tetto di un serbatoio. ”Il serbatoio – ha spiegato – ha il tetto galleggiante, il tetto si è inclinato, quindi il prodotto infiammabile è venuto a contatto con l’aria e ha preso fuoco. Si vedrà in seguito per quale causa, probabilmente per effetto meccanico, scintille… qualcosa ha preso fuoco e quindi si è innescato l’incendio”.

La prefettura non ha fatto evacuare i cittadini, ma migliaia di residenti hanno lasciato le proprie abitazioni. Sul posto anche il sindaco di Milazzo, Carmelo Pino: “L’incendio è in corso – ha spiegato –  perché all’interno del serbatoio è tuttora presente del carburante. Le operazioni di raffreddamento dei serbatoi limitrofi sono state avviate subito e il panico è rientrato. Per quel che riguarda la questione ambientale ho chiesto all’Arpa di intervenire per accertare eventuali conseguenze collegate ai fumi che si sono sprigionati. Adesso aspettiamo che l’azienda comunichi le cause dell’incidente e i tecnici del Ctr, il comitato tecnico regionale, possano anche esprimere un giudizio per comprendere se sono scattate in tempo le misure di sicurezza”.


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