Un laureato di 37 anni ha partecipato al concorso, per titoli ed esami, per la copertura di 24 posti di sottotenente in servizio permanente nell’ Esercito, collocandosi al settimo posto e quindi risultando vincitore. Lo Stato Maggiore dell’Esercito, a causa di esigenze di contenimento della spesa pubblica, ha pero’ assunto due soli vincitori, e poi altri due, indicendo subito dopo un nuovo concorso per la copertura di posti identici ai posti gia’ a concorso. Dunque, lo stesso 37enne, difeso dagli avvocati Girolamo Rubino e Daniele Piazza , ha impugnato il nuovo bando di concorso, rivendicando il proprio diritto al reclutamento con efficacia retroattiva. Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale ha accolto il ricorso e le tesi di Rubino e Piazza, che hanno eccepito l’ illogicita’ e la contraddittorieta’ all’interesse pubblico. Il Ministero ha ugualmente bandito il concorso : allora l’ interessato, sempre tramite gli avvocati Rubino e Piazza, ha presentato ricorso al Consiglio di Stato, ottenendo l’esecuzione del giudicato e quindi la nomina del ricorrente come vincitore del concorso con effetto retroattivo, la promozione al grado superiore con relativi arretrati, e la possibilita’ di partecipare alle missioni di pace all’estero.