MONDRAGONE – Omicidio Nespoli, interrogata la figlia di Sollano

Incidente probatorio in un’aula protetta del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere per far luce sull’omicidio di Francesco Nespoli, di 70 anni, massacrato a martellate e con colpi di cacciavite dall’amico Gerlando Sollano, 74 anni, di Agrigento. Il delitto avvenne lo scorso luglio nell’abitazione della vittima di via Settembrini a Mondragone (Caserta), ritenuto dall’assassino autore di un presunto abuso nei confronti della figlia minorenne all’epoca dei fatti e minorata psichica. Proprio quest’ultima, assistita da personale medico specializzato, è stata interrogata oggi, dal Gip Marcello De Chiara, presente il Pubblico ministero, Antonella Cantiello, lo stesso imputato, i suoi difensori gli avvocati Pierluigi Cappello e Luca Pagliaro e gli avvocati di parte civile. Non trapela nulla di ufficiale anche se, sembra, che la giovane abbia confermato l’ipotesi secondo la quale avrebbe subito pesanti molestie da parte di Francesco Nespoli. Il Gip come è noto aveva già disposto la custodia in carcere di Sollano ma ha escluso la premeditazione ritenendo verosimile la circostanza secondo l’assassino, reo confesso, abbia agito in preda all’ira scaturita dalla lite con Vespoli nell’abitazione di via Settembrini a Mondragone dove Sollano si trovava perchè sottoposto a divieto di dimora in Sicilia. All’origine del fatto la circostanza secondo la quale Sollano riteneva Vespoli autore di una violenza sessuale nei confronti della figlia minorenne e minorata psichica.

Condividi
         
 
   

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *