Morti in discoteca, identificato il minore che ha spruzzato lo spray urticante

Sarebbe stato identificato il minore che venerdì sera ha spruzzato spray urticante generando il panico nella discoteca “Lanterna azzurra” di Corinaldo, in località Madonna del Piano, nell’Anconetano, provocando 6 morti e 600 feriti. Tra questi ultimi, 7 sono stati ricoverati in codice rosso e messi in coma farmacologico.

L’indagine si sta muovendo su due fronti, con diverse ipotesi di reato, secondo quanto si apprende da ambienti giudiziari. Da un lato, si sta indagando proprio su chi ha spruzzato lo spray al peperoncino, dall’altro sul sovraffollamento e sulle misure di sicurezza del locale.

I reati al vaglio sono, nel caso della persona che ha usato lo spray, quello di morte come conseguenza di altro reato o omicidio preterintenzionale, nel secondo filone, che riguarda i gestori della discoteca, quello di omicidio colposo.

Uno dei tre gestori del locale, Marco Cecchini, intanto si difende e ammette di essere stato minacciato di morte: “Credo di essere nel mirino. Sto ricevendo minacce di morte, scrivono sui social ogni cattiveria, mi vogliono in galera ma io non ho fatto niente di diverso di tutte le altre volte quando, lo giuro, c’erano state anche più persone”.

Il procuratore capo della Repubblica di Ancona Moncia Garulli, dopo un sopralluogo alla discoteca, ha detto che “i biglietti venduti sono circa 1.400 a fronte di una capienza di 870 persone. Con lei c’erano il questore, il comandante provinciale dei carabinieri Cristian Carrozza e il procuratore minorile Giovanna Lebboroni. Secondo Matteo Salvini “in sala c’erano 469 posti e sono stati venduti 1.300 biglietti”. E anche per il premier Conte “una sola sala su tre è stata utilizzata: capienza 469 persone e 1.400 biglietti venduti”.

Durante le esibizioni del 26enne cantante di Cinisello Balsamo, il cui vero nome è Gionata Boschetti, non è la prima volta che qualcuno spruzzi spray urticante; è accaduto almeno altre 4 volte.

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