MUSSOMELI – Duplice femminicidio, sarà proclamato il lutto cittadino

I corpi delle vittime si trovano attualmente all’obitorio dell’ospedale di Caltanissetta. Intanto il sindaco di Mussomeli, Giuseppe Catania, ha proclamato il lutto cittadino. «Di fronte a una tragedia di questa portata, difficilmente spiegabile con il lume della ragione, non rimane altro che cercare di tenere unita tutta la nostra comunità (profondamente colpita e addolorata) lasciando spazio esclusivamente alla riflessione e alla preghiera per tutte le vittime di un gesto simile» ha scritto in un messaggio. 

Sia Monica che la madre Rosalia erano molto conosciute in paese. «Monica, che la madre aveva avuto da una precedente relazione, era «una ragazza solare, sempre con il sorriso sulle labbra, aveva studiato da estetista e stava cercando di fare della sua passione un lavoro». Monica e Rosy avevano sempre il sorriso sulle labbra, avevano tanti interessi, amavano gli animali, soprattutto i gatti e sui social – ironia della sorte – si spendevano anche in campagna personali contro la violenza sulle donne, postando spesso foto e frasi in favore delle donne e del vero amore, quello che mai potrebbe finire così, a revolverate. 

«Credo sia stato un corto circuito mentale. Non si può spiegare in altro modo una simile tragedia che ha scosso profondamente la nostra piccola comunità» ha detto il sindaco di Mussomeli, Giuseppe Catania. «Un gesto inspiegabile, si tratta di tre persone perbene, mai sopra le righe – ha aggiunto  il primo cittadino -. Michele era un ragazzo tranquillo, con alle spalle una famiglia di onesti lavoratori. Non era mai stato convolto in risse, nessuno avrebbe mai potuto pensare a una reazione simile».

Il papà di Michele è un dipendente comunale. «Lo conosco bene. E’ distrutto – ha detto ancora il primo cittadino -. Un dolore immenso per la perdita del figlio e per la morte delle due donne. Non riesce a darsi pace, a trovare una spiegazione per quello che è successo».

La relazione con Rosalia Mifsud sarebbe iniziata da pochi mesi. A settembre, secondo alcune indiscrezioni. Una storia contrastata dalla figlia della donna, coetanea dell’omicida, forse proprio per la differenza d’età tra lui e la madre. «In molti in paese non sapevano di questa relazione», ha raccontato il sindaco.

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