NARO – “Robadao” ancora nel mirino: bruciate nella notte 22 arnie contenenti api

Brutto episodio nella notta in contrada Robadao a Naro. Ignoti sono entrati dentro un area confiscata alla mafia e gestita dalla coooperativa “Rosario Livatino” e hanno appiccato il fuoco a 22 arnie piene di api. Si ipotizza possa trattarsi di una intimidazione. Ingente il danno visto il valore di mercato delle api. Indagini sono state avviate dai carabinieri.

“Avevamo quasi osato sperare che a colpire la cooperativa ‘Rosario Livatino – Libera terra’, con due distinti furti condotti nel giro di poche settimane, fossero stati semplici ladri. L’incendio che ha danneggiato parte delle arnie utilizzate per la produzione di miele biologico, però, ci ha costretto a ritenere questi gesti verosimilmente riconducibili a finalità di tipo intimidatorio”.

Il presidente del Consorzio per la Legalità e lo Sviluppo, Maria Grazia Brandara, commenta così il danneggiamento subito dalla cooperativa che, a Naro, gestisce beni e terreni confiscati alla mafia. “Veder crescere quella realtà, a quanto pare – continua Brandara – da fastidio a qualcuno che non conosce altro alfabeto che quello della violenza. Si mettano il cuore in pace: a Robadao è tornato lo Stato e non cederà un solo centimetro al potere criminale. Lo possiamo affermare con forza e piena determinazione, grazie anche al sostegno continuo e affettuoso offerto dal prefetto di Agrigento Nicola Diomede e dalle forze dell’ordine”.

Ad esprimere la solidarietà alla cooperativa è stato il vicepresidente della Regione Mariella Lo Bello, che si è recata in visita sui luoghi insieme al rappresentante di Libero Futuro, associazione agrigentina antiracket, Andrea Messina. Ad accoglierli, il presidente della Cooperativa Giovanni Lo Iacono e Alfonso Misuraca. Mariagrazia Brandara, in qualità di presidente del Consorzio ha scritto una lettera al presidente della Regione Rosario Crocetta per chiedere di tenere a Robado una Giunta Regionale.

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