NARO – Operazione “Green River”: arrestati un dipendente comunale e due fratelli [FOTO][VD 1][VD2]



Si tratta di uno dei più ingenti sequestri di stupefacente mai fatti in Sicilia. Blitz fulmineo stanotte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento nella campagne di Naro. Da giorni , pedinavano e osservavano il movimento di tre persone sospette: un dipendente comunale, del comune di Canicatti, Carmelo Collana, 53 anni, di Campobello di Licata e due fratelli palermitani , Pietro e Vincenzo Martini rispettivamente di 19 e 21 anni , considerati dagli inquirenti la manovalanza. I tre si aggiravano come dei comuni imprenditori agricoli in un terreno, ma il sorvolo di un drone sulla piantagione sospetta ha confermato l’intuizione dei militari , facendo irruzione, rintracciando i tre.   In un casolare , adibito ad essiccatoio terminale nel processo di complessa lavorazione dello stupefacente , sono saltati fuori decine e decine di sacchi già confezionati, contenenti marijuana già essiccata, pronta per essere smerciata, per un peso complessivo di oltre 135 chili. Si stima che l’enorme quantitativo di droga sequestrato, che avrebbe invaso le piazze della movida dell’intera provincia di Agrigento e di tutta l’isola, avrebbe potuto fruttare ben oltre i quindici milioni di euro. E non finisce qui, perché i Carabinieri per terra e su reticolati metallici a più strati, hanno trovato una impressionante distesa di “maria” in fase di essiccazione, pari ad oltre una tonnellata di stupefacente. A questo punto, le ricerche con l’ausilio anche delle unità cinofile si è spinto fino alla campagna circostante, dove in un attiguo fondo agricolo , nascosta tra i filari di una coltivazione di alberi di cachi, i Carabinieri hanno scovato una ulteriore mega piantagione di “canapa indiana”, costituita da oltre 10 mila piante, alte quasi due metri. Durante le operazioni di perquisizione , è saltata fuori anche una pistola da guerra calibro 9 in ottimo stato di efficienza ed oltre 50 cartucce dello stesso calibro, risultate illegalmente detenute e nella disponibilità del dipendente comunale. Sulla pistola sono in corso gli esami balistici del Ris allo scopo di verificare il suo eventuale uso in recenti fatti di sangue verificatisi nella provincia di Agrigento. Al termine delle prolungate attività di estirpazione delle piante , ancora in corso con pale meccaniche e mezzi pesanti, sono cosi state complessivamente sequestrate altre trenta tonnellate di marijuana. Per i tre sono subito scattate le manette ai polsi con l’accusa di “coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti” e, per il dipendente comunale, anche di illegale detenzione di arma da guerra.  L’operazione è stata denominata “Green River” i cui dettagli sono stati illustrati in una conferenza stampa che si è svolta presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Agrigento.

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