NISCEMI – Mafia, confisca di beni a un odontoiatra
Nicolò Giangreco
Beni per 5,3 milioni sono stati confiscati al boss mafioso di Niscemi Giueseppe Amedeo Arcerito. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Caltanissetta ed è stato eseguito da Polizia Guardia di finanza. Il decreto di confisca riguarda gli stessi beni oggetto di sequestro due anni fa nei confronti del boss conosciuto anche con i nomignoli “u lumiaru” o “u dutturi”, e altri beni formalmente intestati ai parenti Calogero La Rosa e Rosaria Arcerito, cognato e sorella del boss. Nello specifico si tratta di un fabbricato e un terreno a Niscemi, in contrada Ulmo; un’Audi A4 Avant; un rimorchio agricolo e due trattori; un conto corrente bancario. Tutti questi beni erano stati sottoposti a sequestro nel gennaio 2013.
Utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Lo facciamo per migliorare l'esperienza di navigazione e per mostrare annunci personalizzati. Il consenso a queste tecnologie ci consentirà di elaborare dati quali il comportamento di navigazione o gli ID univoci su questo sito. Il mancato consenso o la revoca del consenso possono influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.