Nuova stretta del Premier Conte. Chiuse aziende non strategiche [VIDEO]
La chiusura di tutte le attività produttive non essenziali, un ulteriore sacrificio per frenare il contagio del coronavirus. Le misure presentate ieri sera dal premier, Giuseppe Conte, stabiliscono nuove regole e divieti. “È la crisi più difficile dal secondo dopoguerra, non ci sono alternative alle misure durissime che stiamo prendendo in questi giorni”. Il testo ufficiale non è stato ancora diffuso, ma, secondo le bozze circolate nelle ultime ore, è possibile un primo elenco delle attività aperte e chiuse, fino al 3 aprile.
Alimentari
Nessuna chiusura per supermercati, discount, ipermercati, negozi di alimentari. Non c’è bisogno di mettersi in fila per gli acquisti, ha sottolineato il premier. Restano invece chiusi quei negozi non specifici che, oltre al cibo, vendono anche giocattoli e abbigliamento.
Medicine
Nulla cambia per quanto riguarda la produzione, il trasporto e l’acquisto di medicinali. Restano aperte farmacie e parafarmacie.
Edicole e tabaccai
Non si blocca la produzione e la vendita dei giornali: edicole e tabaccai continuano ad essere aperti, ma con l’obbligo di accesso a una sola persona per volta.
Trasporti
Nello stop non rientrano i trasporti ferroviari di persone e merci, quello di passeggeri in aree urbane ed exrtaurbane, i taxi, il moleggio di auto con conducente, il trasporto di merci su gomma, il trasporto marittimo e quello aereo.
Le aziende strategiche
Più complessa la definizione della attività strategiche, che cioè continueranno a funzionare, a livello aziendale. In una bozza del decreto, che è ancora in fase di studio, sono elencate una settantina di voci. In testa alla lista ci sono le coltivazioni agricole, la pesca, l’industria alimentare e delle bevande. E poi la fabbricazione di tessuti (quelli per vestiti da lavoro, esclusi cioè gli articoli di abbigliamento). Quella di materie plastiche, di gomma, carta, alluminio e prodotti chimici. La raffinazione del petrolio. E poi, naturalmente, la fabbricazione di prodotti elettromedicali, di forniture mediche e dentistiche. E poi la fornitura di energia, gas, aria condizionata. La raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. L’installazione di impianti idraulici, di riscaldamento e di condizionamento dell’aria (inclusa la riparazione).
Niente più gioco del Lotto e slot machine
Blocco totale del gioco, dal Gratta e vinci al Lotto, negli esercizi abituali, ma neanche giochi online: lo stop ha effetto immediato.
Lombardia e Piemonte
La stretta è più severa in Lombardia e Piemonte,
per effetto di ordinanze adottate dai governatori. In Lombardia
l’ordinanza raccomanda ai gestori di supermercati, farmacie, luoghi di
lavoro, a partire dalle strutture sanitarie e ospedaliere, di
“provvedere alla rilevazione della temperatura corporea”. Disposta anche
la chiusura di alberghi, ad esclusione di quelli legati alla gestione
dell’emergenza. Disposto lo stop allo sport – anche da soli – ai mercati
cittadini, ai cantieri, fermi gli studi professionali. E per chi non
rispetta il divieto di assembramento nei luoghi pubblici, scatterà
un’ammenda fino a 5mila euro.
L’ordinanza del Piemonte vieta l’assembramento di più di due persone nei
luoghi pubblici; i mercati saranno possibili solo dove sarà garantito
il contingentamento degli accessi, l’accesso agli esercizi commerciali
sarà limitato a un solo componente per famiglia.