Dopo le minacce inviate al pm Nino Di Matteo nelle scorse settimane, stavolta tocca al procuratore di Caltanissetta Sergio Lari e all’aggiunto Domenico Gozzo subire le intimidazioni. La lettera anonima è arrivata lunedì. Un nuovo allarme, dunque. Ancora più controlli, scorte e misure di sicurezza rafforzate al massimo livello per il pm Di Matteo, che a Palermo conduce la delicata indagine sulla trattativa Stato-mafia, e in maniera discreta ma scrupolosissima per Lari e Gozzo, che abitano a Palermo ma lavorano a Caltanissetta. Il contenuto del nuovo anonimo non è noto, le informazioni sono vaghe. Lari, che dal 2008 con Gozzo si occupa delle nuove indagini sulle stragi del ’92, non ha voluto fare alcun commento. E a margine della conferenza stampa sull’operazione della Dia, si è limitato a dire che «la preoccupazione non manca. In questa situazione di instabilità politica speriamo che si eleggano presto Capo dello Stato e Governo. Ci sono in gioco vite umane: non si deve alimentare la tensione, ma dobbiamo stare molto attenti».
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