Nuovo Dpcm: matrimoni per pochi intimi, strette sulle feste private e stop all’alcol dopo le 22

I numeri dei contagi da coronavirus continuano a salire (ieri oltre 5000) e il Governo  inevitabilmente, pensa a nuove strette.  L’obiettivo è scongiurare a tutti i costi il ritorno alla situazione ospedaliera di marzo e aprile, ma senza più la possibilità reale di poter fare un lockdown totale (l’economia, non lo sopporterebbe), è certamente più difficile.

Per questo, se la situazione dovesse peggiorare ancora  sono già pronte altre misure, che potrebbero entrare in vigore già nel Dpcm del 15 ottobre. L’Iss ha certificato che il 77% dei focolai avvengono in famiglia o tra amici, ed è per questo che probabilmente si arriverà ad una stretta sotto quel punto di vista, cioè per limitare per quanto più possibile eventi di questo tipo.

Ad esempio, si pensa a matrimoni “a numero chiuso”, cioè per pochi intimi, dopo vari contagi legati a nozze con centinaia di persone. Idem per le feste private, dove addirittura si potrebbe arrivare ad un massimo di dieci persone.

Non sono esclusi mini-lockdown territoriali coprifuoco per bar, ristoranti e locali con chiusure anticipate, stop alle bevande alcoliche dopo le 22, restrizioni agli eventi di massa, (ipotesi già accennata dal Comitato Tecnico Scientifico), limitazioni al numero di invitati o presenti a feste e cerimonie, limitazioni al numero di clienti all’interno dei negozi, limitazioni al numero di partecipanti ad attività sportive nei luoghi chiusi, comprese le palestre.  Altre misure che sono prese in considerazione sono lo stop agli assembramenti davanti alle scuole, agli uffici e nei luoghi pubblici, compresi le fermate dei mezzi pubblici.

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