OPERAZIONE “ASSEDIO” – Le mani della mafia sulle slot machine [FOTO ARRESTATI]

Colpo alla mafia in provincia di Agrigento. È stato disarticolato un gruppo di famiglie mafiose tra Licata e Campobello di Licata che ha portato al fermo di sette persone, ritenute ai vertici ed affiliati delle cosche. Tra i coinvolti per concorso esterno in associazione mafiosa il consigliere comunale in carica di Licata Giuseppe Scozzari, di 47 anni, eletto a giugno del 2018. I carabinieri del comando provinciale di Agrigento, coordinati  dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, hanno messo a segno l’operazione Assedio.

Filmati i summit di mafia e gli incontri segreti fra gli elementi di vertice e gli affiliati ai clan della consorteria mafiosa.

Le intercettazioni, hanno dato una accelerata alle indagini che hanno portato all’operazione “Assedio” con sette fermi. I militari hanno documentato gli interessi della mafia nel settore delle slot machine, attraverso una società di distribuzione di apparati elettronici da gioco.

Tra i fermati c’è il boss Angelo Occhipinti, 64 anni. Sarebbe il “reggente” della cosca di Licata. Occhipinti in passato è stato condannato per estorsioni aggravate dal metodo mafioso. Secondo gli inquirenti una estorsione sarebbe stata compiuta anche in Germania per lavori edili. In una intercettazione, il boss Occhipinti parlava del figlio di Totò Riina Giuseppe Salvatore, già processato e condannato per associazione mafiosa: “Davanti a questo ragazzo ci togliamo tutti il cappello”. Le sue parole, intercettate da una microspia degli investigatori, sono inserite in una conversazione tra il capomafia e un uomo d’onore a cui sarebbe stato chiesto in carcere proprio dal rampollo del padrino corleonese di “stuccare” (eliminare ndr) un licatese. Fermato anche l’ex consigliere comunale di Licata (fino al 2008), Vincenzo Graci: è accusato di essersi rivolto ai boss per avere favori personali.

Nell’inchiesta,  coordinata dal procuratore Francesco Lo Voi, dall’aggiunto Paolo Guido e dai pm Claudio Camilleri e Gery Ferrara, spunta anche il nome del deputato regionale Carmelo Pullara. Il boss Angelo Occhipinti, intercettato, definisce il parlamentare “a disposizione” del clan.
Pullara, 48 anni, eletto alle ultime regionali, è iscritto al Gruppo Popolari e Autonomisti. Fa parte della commissione regionale Antimafia.

I fermati dai carabinieri della compagnia di Licata e da quelli del comando provinciale di Agrigento nell’ambito del blitz della Dda contro i clan di Licata e Campobello sono: Raimondo Semprevivo, Vincenzo Bellavia, Angelo Graci, Angelo Occhipinti, Giuseppe Puleri, Giuseppe Scozzari, Giuseppe Salvatore Spiteri. Nell’inchiesta risultano indagati, ma non è stato eseguito alcun provvedimento di fermo perché sono già in carcere, anche Vincenzo e Gabriele Spiteri.

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