OPERAZIONE “DEMETRA” – I tesori saccheggiati: gli agrigentini coinvolti

Ci sono anche degli agrigentini tra gli arrestati nell’ambito dell’operazione denominata “Demetra”. Scoperto un vero e proprio saccheggio dell’arte in Sicilia. Nella retata sono stati ritrovati 20 mila reperti. Un tesoro del valore di 20 milioni di euro nel mirino di tombaroli e trafficanti internazionali. Depredate aree archeologiche tra Agrigento e Caltanissetta: vasi, anfore, statuette finivano in Germania , Spagna e Inghilterra. Uno degli indagati è stato ascoltato sul Monte Saraceno di Ravanusa. Una operazione partita da un’inchiesta antimafia che stava effettuando il Comando Provinciale di Caltanissetta guidato dal Comandante Michele Petitto. Le persone coinvolte dell’agrigentino sono: Matteo Bello, 61 anni, di Ravanusa; Francesco Giordano, 71 anni, di Campobello di Licata; Luigi Giuseppe Grisafi, 64 anni, di Ravanusa; Calogero Ninotta, 39 anni, di Ravanusa; Gaetano Romano, 58 anni, di Ravanusa; poi, del nisseno sono stati arrestati: Francesco Lucerna, 76 anni e Gaetano Patermo, 63 anni, entrambi di Riesi.

 

I dettagli dell’operazione sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa al Palazzo di Giustizia di Caltanissetta.

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