Operazione “Diplomat” – 110 indagati con protagonista principale l’ex deputato Gaetano Cani [VD TG]


Stroncato un sistema articolato e singolare di un apparato di diplomi falsi. Un’attività di preparazione scolastica fasulla. Prove orali mai tenute oppure concordate , tutto veniva costruito a tavolino. Produzione di finte pagelle, convocazione di finti consigli d’istituto, mancata frequentazione degli alunni, irregolare erogazione di crediti scolastici. Emerge questo dall’operazione “Diplomat”, con ben 4 istituti coinvolti : tre operanti in provincia di Agrigento , l’istituto Luigi Pirandelli con sedi a Canicattì e Licata e , ancora, l’istituto Alessandro Volta sempre di Canicattì,  e uno ad Acireale l’istituto San Marco, dove avrebbero rilasciato diplomi fasulli il cui prezzo si aggirava intorno ai 3 mila e 500 euro.

Personaggio principale , almeno sul versante agrigentino, è l’ex deputato regionale nonché ex assessore provinciale , Gaetano Cani, ex professore di Educazione Fisica, oggi dirigente scolastico,  a cui i finanzieri hanno anche sequestrato 300 mila euro  in contanti frutto dell’illecito, ben occultati  all’interno di una scatola di scarpe. In totale sono stati sequestrati ben 458 mila euro oltre a 22 diplomi falsi . 5 di loro addirittura si stavano per iscrivere all’Università. L’indagine particolarmente complessa nasce nel 2016 da una segnalazione esterna alla presunta associazione, in tutto, nell’ambito dell’operazione sono ben 110 gli indagati,  pubblici ufficiali in servizio nelle scuole. Si tratta di insegnanti, dirigenti scolastici e personale di cancelleria”. tra i quali, però, non risultano indagati né alunni né i loro genitori che sono stati ascoltati come persone informate sui fatti. Dall’inchiesta sono emersi anche particolari curiosi come ad esempio lo svolgimento di un tema in classe sui fatti di Francia , l’assalto al giornale Charles Hebdo ma con data antecedente rispetto al reale giorno sui fatti realmente accaduti. O ancora, vi era la frase “Guardi non ricordo” , che veniva usata come stratagemma  per interrompere l’interrogazione. L’indagine non risulta ancora conclusa. Le accuse ipotizzate dai sostituti procuratori Paola Vetro  e Simona Faga , a vario titolo, , sono quelle di associazione a delinquere , falso, abuso d’ufficio, e rivelazione del segreto d’ufficio. La Procura di Agrigento, già lo scorso anno, aveva iscritto Gaetano Cani nel registro degli indagati quando, a seguito di perquisizione, , gli furono trovati in casa, 5 timbri del Comune di Canicattì ma anche di altri enti . Sempre l’ex deputato  è stato rinviato a giudizio  nei mesi scorsi,  con l’accusa di estorsione per avere fatto firmare dimissioni in bianco  ad alcuni insegnanti nelle scuole.

I dettagli dell’operazione, sono stati illustrati dal procuratore Luigi Patronaggio e dai pm Simona Faga e Paola Vetro insieme al colonnello Giorgio Salerno, comandante provinciale della Guardia di Finanza di Ragusa e al maggiore delle Fiamme gialle Luigi De Gregorio. L’inchiesta è partita dalla procura iblea per il coinvolgimento di un istituto di Ispica che risultava collegato ad altri della provincia di Agrigento

 

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