OPERAZIONE ” I TRENI DEL GOL” – Pure le perquisizioni incastrano il Catania

Bufera sul Catania parte seconda. Durante la notte la Digos etnea, su ordine della Procura, ha compiuto perquisizioni nelle abitazioni dei 7 arrestati nell’ambito dell’operazione “I treni del gol”, ovvero il presidente del Catania Antonino Pulvirenti, l’amministratore delegato Pablo Cosentino, l’ex direttore sportivo Daniele Delli Carri, l’agente di scommesse sportive on-line Giovanni Impellizzeri, l’ex collaboratore del Genoa Piero Di Luzio, il pregiudicato Fabrizio Milozzi, il procuratore sportivo e agente Fifa Fernando Antonio Arbotti; tutti indagati per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva.

A casa di Impellizzeri sono state trovate svariate somme di denaro contante, di cui la maggior parte occultate in diversi punti del controsoffitto, per un totale complessivo di oltre 100.000 euro; nel suo l’ufficio c’era un localizzatore di microspie a radio frequenza.

Nell’abitazione di Di Luzio sono stati recuperati documenti e appunti, ora al vaglio degli investigatori, di sicuro rilevo penale in quanto contenenti dei riferimenti al Catania e alle somme di denaro versate.

Durante le perquisizioni a carico dei 19 indagati gli agenti della Polizia Postale di Catania hanno sequestrato 100 computer. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire le somme delle scommesse on line alterate dalle partite ‘truccate’ con la complicità dei giocatori che hanno ricevuto somme di denaro. Sono stati sequestrati i telefoni cellulari dei dirigenti del Catania, gli smartphone del presidente Nino Pulvirenti, dell’ad Pablo Cosentino e dell’ex direttore sportivo Daniele Delli Carri.

Sono state inoltre già notificate le informazioni di garanzia ai calciatori indagati: Riccardo Fiamozzi, del Varese; Luca Pagliarulo, Antonino Daì e Chrisitan Terlizzi, tutti e tre del Trapani; Matteo Bruscagin, del Latina; Alessandro Bernardini, del Livorno. Sono in corso di notifica ulteriori analoghi provvedimenti a carico di altri calciatori di Serie B.

PULVIRENTI INTERROGATO LUNEDI’. Si terrà lunedì mattina, 29 giugno, l’interrogatorio di garanzia nel corso del quale verranno sentiti Pulvirenti, osentino e Impellizzeri. Gli altri quattro indagati saranno sentiti da altri gip su delega dell’ufficio di Catania.

ANCHE IL MESSINA NEI GUAI. L’attività investigativa della Digos ha svelato anche un incontro di calcio di Lega Pro (girone C) oggetto di alterazione: Messina-Ischia Isola Verde del 18 aprile 2015, terminata con il risultato di 1-1. In tale occasione, i vertici della società peloritana, costituiti dal patron Pietro Lo Monaco (ex amministratore delegato del Catania), dall’amministratore delegato Alessandro Failla e dal direttore sportivo Fabrizio Ferrigno, si sarebbero adoperati affinché la partita terminasse con il risultato prestabilito del vantaggio temporaneo dell’Ischia nel primo tempo e del pareggio quale esito finale.

La motivazione della frode sarebbe legata al consistente profitto ricavabile da questo tipo di scommessa, della quale si sarebbe occupato anche in questo caso Impellizzeri. Le varie agenzie quotavano infatti l’incontro con quello specifico risultato parziale/finale, poi concretizzatosi effettivamente in quegli esatti termini, fino anche a 19 volte la posta. Anche in questo caso le persone coinvolte sono indagate per il reato in concorso di frode in competizione sportiva aggravata dalle scommesse.

MALAGO’: “LA GIUSTIZIA DEVE SBRIGARSI”. “Se la Superprocura del Coni può aiutare Palazzi nelle inchieste? Nei limiti di quello che è il regolamento del nuovo codice di giustizia sportiva, il Coni se può fare qualche cosa, non vedo perché no… Questo è poco ma sicuro”. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, non esclude un aiuto ‘dall’alto’ della Superoprocura del Coni alla procura federale della Figc, una collaborazione sulle due inchieste (Calcioscommesse di Catanzaro e caso-Catania) che richiedono tempi brevi per allestire processi prima dei sorteggi dei calendari di Serie B e Lega Pro.

“Indubbiamente siamo ancora a caldo di questo ennesimo terremoto che c’è stato”, aggiunge il capo dello sport italiano a margine della presentazione degli Europei Under 20 di basket. “E’ chiaro che non si può consentire di partire se non si hanno elementi certi. I tempi sono molto stretti, si devono sbrigare. La mia opinione è che partire con un calendario che rischia di essere azzoppato il giorno dopo non darebbe credibilità al sistema, per cui debbono tenerne conto”.

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