OPERAZIONE “XYDI” – Inginocchiamento al boss Di Caro dopo furto in un bar di Canicattì

L’operazione Xydi, che ha portato al fermo di 23 persone tra cui un avvocato e due poliziotti, ha fatto luce sulle dinamiche interne al mandamento mafioso di Canicattì, ritenuto tra i più importanti in tutta la “geografia” di Cosa Nostra siciliana. Al vertice c’era Lillo Di Caro, figura di spicco della criminalità organizzata, ritenuto il capo indiscusso dell’intero mandamento. E il suo ruolo di “mammasantissima” emerge con forza anche grazie ad un episodio che viene registrato interamente dalle cimici e dalle telecamere dei carabinieri del Ros. 

La scorsa estate venne messo a segno un furto in un noto bar di Canicattì dove era stato asportato alcol per un valore di 4mila euro. Dopo alcune ricerche, i sodali “vicini” al capomafia individuano uno dei presunti responsabili del furto. Quest’ultimo incontrava Di Caro, che si trovava peraltro agli arresti domiciliari, manifestando un evidente stato di agitazione, timore e statuaria reverenza nei confronti del capo mandamento: “ Ho una moglie e due figli da crescere siccome … neanche sapevo che quello era il tuo bar ..”

Il presunto responsabile del furto, evidentemente intimorito al cospetto del boss, teme per eventuali ritorsioni a tal punto (e viene immortalato dalle telecamere) da inginocchiarsi davanti a Di Caro

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