PALERMO – Amianto e rifiuti pericolosi Blitz a Falsomiele: tre arresti [VIDEO]

Una mega discarica abusiva. In mezzo ai palazzoni del rione Falsomiele c’era chi accatastava metri cubi di amianto, sfrabbricidi, materiale di risulta e altre sostanze tossiche in barba a tutte le norme a tutela dell’ambiente.

I carabinieri del Comando provinciale e della compagnia di piazza Verdi in queste ore stanno eseguendo alcune ordinanze di custodia cautelare. Per mesi hanno monitorato l’attività di conferimento abusivo del materiale. Ma ci sono volute delle perizie, con alcune rilievi dall’alto, per capire quanto enorme fosse la montagna di detriti accumulati. Un video ha addirittura immortalato le fasi di seppellimento di un cavallo morto.

Lo smaltimento dei rifiuti speciali e pericolosi come l’amianto – altamente cancerogeno – prevede una procedura rigida. Non rispettarla vuol dire attentare alla salute dei cittadini. Ma significa pure risparmiare, per chi i rifiuti deve smaltirli, centinaia o addirittura migliaia di euro. E così è nato un fiorente mercato parallelo. Si abbattono i costi, ma in spregio alle più elementari norme di sicurezza.

Le indagini, in particolare, si sarebbero concentrate su un gruppo di quattro persone tutte legate ad una singola impresa. La Procura della Repubblica sta cercando di capire se i rifiuti speciali abbiano finiti per inquinare la falda acquifera che scorre nel sottosuolo.

I provvedimenti sono stati eseguiti nei confronti di Salvatore Ribaudo, nato a Palermo, 53 anni, e il figlio Claudio, nato a Palermo 25 anni, sottoposti a custodia cautelare in carcere; Francesco Ginex, nato a Palermo, 46 anni, agli arresti domiciliari; Veronica Ribaudo, nata a Palermo 29 anni, sottoposta alla misura cautelare del divieto di dimora.

 

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