PALERMO – Arrestato il latitante Pietro Luisi: “Tranquilli, ora viegno arrè”

È uscito dagli uffici della squadra mobile mandando baci ai parenti che si trovavano fuori.”Tranquilli, ora viegno arrè” (tranquilli ora torno di nuovo)”, ha detto Pietro Luisi prima di salire sulla macchina che lo ha condotto al carcere Pagliarelli.

I poliziotti sono giunti all’appartamento che lo ospitava, nella zona del Policlinico, seguendo i parenti. In particolare la fidanzata era arrivata nel condominio di via Rocco Jemma con un carrello traboccante di merce. E poi quelle otto casse di acqua a tradire la presenza di qualcuno che aveva bisogno di avere delle scorte. Una presenza che si è materializzata quando gli agenti della Mobile hanno visto spuntare un braccio attraverso una finestra nella casa dei favoreggiatori di Luisi che, però, erano stati visti uscire poco rima. In casa c’era qualcuno. Quel qualcuno era il latitante.

Ultima nota investigativa: per pagare la spesa in due supermercati è stata usata la carta del reddito di cittadinanza percepito dalla madre del latitante.

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