PALERMO – Baby squillo, un computer sequestrato fa tremare i clienti
Nicolò Giangreco
Dieci clienti della «baby squillo» di 16 anni già indagati per favoreggiamento della prostituzione minorile, adesso è caccia aperta agli altri «insospettabili» con il vizietto del sesso proibito. Sono soprattutto professionisti, imprenditori e commercianti. Trenta uomini. Portafogli d’élite, ma abitudini parecchio malsane.
I poliziotti della Squadra mobile, diretti da Rodolfo Ruperti, lavorano su una lista a luci rosse che sta facendo tremare i salotti della città. L’attenzione degli investigatori è concentrata su un computer con filmati pornografici, ma anche su alcuni numeri di telefono. Materiale sequestrato a Dario Nicolicchia, 30 anni, l’allora fidanzato della ragazza finito in carcere con l’accusa di avere guadagnato soldi «sfruttando i rapporti sessuali della giovane» con uomini alla ricerca di emozioni proibite su un corpo poco più che adolescente. L’analisi dei video e delle utenze a breve potrebbe incastrare i clienti che mancano all’appello.
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