PALERMO – Cure per malati oncologici rimborsate 2 volte: indagati 17 fra manager e medici

«Non gli faccio altri dieci giorni di albumina, che si spendono un putiferio di soldi a “matula”», che tradotto dal siciliano significa invano. Difficile credere che questa sia la conversazione – intercettata dalle microspie – tra due medici, Federica e Maria Teresa Latteri, quest’ultima a capo della struttura privata di Palermo che porta il nome di famiglia. In tre anni d’indagine, dal 2007 al 2010, gli uomini del Nas hanno ascoltato anche di peggio e hanno scoperto, oltre alle irregolarità nella somministrazione dei farmaci, anche una maxi truffa da 1,2 milioni di euro ai danni del Servizio sanitario.

Questa mattina il gup di Palermo Giangaspare Camerini ha rinviato a giudizio diciassette fra manager di tre cliniche private e medici di Palermo, oltre a tre cliniche private. L’inchiesta, condotta dal Nas e coordinata dal pm Amelia Luise e dall’aggiunto Leonardo Agueci, ha scoperto che le cure per i malati di tumore, tra il 2007 e il 2009, venivano pagate due volte dall’Ausl 6 alle cliniche private «La Maddalena» (che avrebbe incassato il grosso dei rimborsi, un milione di euro), «Latteri» e «Noto Pasqualino». La truffa consisteva nel chiedere il rimborso per i ricoveri (che avrebbero dovuto includere gli esami specialistici) e successivamente un ulteriore rimborso per gli accertamenti diagnostici effettuati in strutture collegate alle cliniche o esterne ad esse. Il processo comincerà il 4 giugno davanti alla terza sezione del Tribunale di Palermo. Gli imputati sono: Guido Filosto, legale rappresentante della casa di cura La Maddalena Spa, Leone Filosto, Mauro Bellassai, Maria Teresa Latteri, Giuseppe Di Lisi, Vincenzo Scaletta, Maria Rosaria Valerio, Giovanni Gagliardo Di Carpinello, legale rappresentante della clinica Noto Pasqualino, Giovanni Sparacia, Giuseppe Antonio Iannello, Rossana Novelli, Salvatore Pastore, Luigi Cassata, Gioacchino Taormina, Maria Ciriminna, Ignazio Galizia e Giuseppe Ducato. Nel processo sono coinvolte anche le cliniche «La Maddalena», «Pasqualino Noto» e «Latteri». Gli ospedali Villa Sofia e Policlinico di Palermo si sono costituiti parte civile assieme all’assessorato regionale alla Salute.

 

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