PALERMO – Dopo il parto mamma e bimbo muoiono: aperta inchiesta

Sarebbe stata una gravidanza regolare, in cui nulla avrebbe poturo far pensare ad un epilogo così tragico. Eppure Candida e il suo bambino appena nato non ci sono più e, adesso, la sua famiglia chiede con tutte le sue forze la verità. Cosa è successo alla donna di 39 anni deceduta dopo un parto cesareo d’urgenza eseguito alla clinica ‘Candela’ di Palermo? Il caso si è verificato nelle scorse ore nella struttura che si trova nel centro città: Candida Giammona, 39enne palermitana alla sua seconda gravidanza, aveva terminato senza alcuna particolare difficoltà i nove mesi ed era stata indotta al parto, dopo essere stata seguita dai medici della casa di cura.

“Tutto era programmato – spiega il direttore sanitario, la dottoressa Linda Pasta – ma si è purtroppo trattato di un evento imprevidebile che ha sconvolto drammaticamente anche noi”. In sala operatoria, infatti, qualcosa è andato storto, al punto da rendere necessario il trasferimento d’urgenza all’ospedale Buccheri La Ferla: “La paziente – sottolinea – non aveva alcuna patologia pregressa. La sua era una ‘presentazione clinica’ che può essere comune alle donne in gravidanza, ma che in modo estremamente raro può sfociare in una coagulazione intervascolare disseminata, ovvero la Cid”. Sarebbe stata questa la complicanza sopraggiunta durante il parto, che avrebbe poi provocato anche la nascita in sofferenza del piccolo. “Una condizione legata all’evento della gravidanza – precisa il direttore sanitario – solitamente tenuta sotto controllo, ma in questo caso davvero imprevedibile, al punto da provocare una serie di eventi drammatici in sala operatoria. Quella della paziente non era considerata una gravidanza a rischio, i nostri medici hanno tentato tutto il possibile. Siamo arrabbiati anche noi, addolorati nel profondo e ci stringiamo al dolore della famiglia. Ora non ci resta che attendere l’esito dell’autopsia per avere un quadro più chiaro”.

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