PALERMO – Estorsione alla ditta Fauci, chieste sette condanne
Nicolò Giangreco
Il pubblico ministero della Dda, Emanuele Ravaglioli, ha chiesto la condanna per i sette imputati al processo in corso con il rito abbreviato dinnanzi al Gup del Tribunale di Palermo, Riccardo Ricciardi, che vede coinvolti diversi esponenti di spicco di Cosa nostra. Chiesti 4 anni di reclusione per l’imprenditore Salvatore Fauci, perché ritenuto responsabile di false informazioni ai magistrati con l’aggravante dell’aver agevolato Cosa nostra. Le pene più alte sono state invocate per l’ex capo mafia provinciale Giuseppe Falsone, di Campobello di Licata e i boss Salvatore Di Gangi, di Sciacca e Stefano Morreale, di Favara, per i quali la pubblica accusa ha chiesto la condanna a 10 anni di reclusione. Per i collaboratori di giustizia, i palermitani Giovanni Brusca e Angelo Siino sono stati chiesti 3 anni e 9 mesi di carcere. Per un altro pentito di mafia, il racalmutese Maurizio Di Gati, la richiesta di condanna è stata di 3 anni e 4 mesi di reclusione. Il processo è stato poi rinviato al 15 maggio.
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