Una gestione spregiudicata e “ballerina” dei beni confiscati alla mafia. E’ il quadro delineato dalla Procura di Caltanissetta che per Silvana Saguto e per altri 15 imputati ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio. Richiesta, dunque accolta dal gip di Caltanissetta , Marcello Testaquadra che ha fissato il processo davanti al Tribunale collegiale per il prossimo 22 gennaio 2018 per rispondere, a vario titolo, di un’ottantina di capi di imputazione e di reati che vanno dalla corruzione al falso, dall’abuso d’ufficio alla truffa aggravata. Secondo l’accusa il magistrato era al centro di un sistema spregiudicato di gestione dei patrimoni tolti a Cosa Nostra. Coinvolti anche il padre, il marito e il figlio.
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